28 febbraio 2012

SAN MARINO: LA PIU' ANTICA REPUBBLICA DEL MONDO














Sono stata dentro una fiaba.

In una delle mie preferite, dove si parla di castelli e principesse addormentate.
Dove si respirano atmosfere magiche e si vive come sospesi nel tempo.

Sono stata sul Monte Titano, nella più antica Repubblica al Mondo, quella di San Marino.

Narra la leggenda che sia stata fondata nel 301 d.C. quando San Marino, un tagliapietre sfuggito alla persecuzione dei cristiani voluta dall'imperatore Diocleziano, si rifugiò sul Monte Titano, il più alto dei sette colli che compongono la Repubblica.
Sette colli come Roma.

I centri storici di San Marino e Borgo Maggiore sono iscritti nella lista del Patrimonio dell'Umanità dal 7 luglio 2008 e da allora sono parte dell'Unesco.

Questo riconoscimento è stato dato al piccolissimo stato con la motivazione che ha saputo mantenere inalterati i suoi valori di autenticità e di identità.
Un grandissimo valore che i cittadini conservano con cura e orgoglio tramandando tradizioni secolari come ad esempio la guida del piccolo stato demandata ai Capitani Reggenti che si alternano ogni sei mesi, e il patrimonio dello stato costituito dal territorio naturale e dalla ricchezza artistica della città stessa.
Il bene iscritto riguarda un'area di circa 55 ettari.
Comprende il centro storico della Città di San Marino, le tre torri (Guaita, Cesta e Montale) il Monte Titano nella sua totalità, il centro storico di Borgo Maggiore e la rupe, la bellissima zona naturale alla base del Monte.

La nostra passeggiata è cominciata di sera.


Siamo arrivati ad uno dei tanti parcheggi alla base del centro storico e abbiamo raggiunto la cima grazie agli ascensori.
Attraversata la Porta San Francesco siamo entrati nel fulcro storico.
L'atmosfera era intensa e bellissima, tutto era fermo, silenzioso, avvolto solo dalla luce delle lampade per strada.
Non c'era quasi nessuno, tutto era ovattato e immerso nella neve.

Ha nevicato tantissimo nei giorni scorsi, in alcuni punti della città ha raggiunto i tre metri.
Le Torri per questo motivo non abbiamo potuto visitarle all'interno.
Pensate, salivamo verso la funivia che raggiunge Borgo Maggiore a piedi, mentre attorno a noi il patrimonio artistico della città ci stupiva con la sua bellezza.
Il Palazzo Pubblico sede del governo della Repubblica in Piazza della Libertà, il Museo di Stato nell'antico Palazzo Pergami in Piazza Del Titano e poi le Tre Torri simbolo dello Stato.
Da piazza del Titano abbiamo proseguito fino alla Cava Dei Balestrieri, ricavata artificialmente nella roccia e sede di esibizioni della Federazione Balestrieri Sammaniresi.
Ed ecco siamo arrivati in uno dei punti sicuramente più panoramici: Il Cantone.
Un incanto seguire con lo sguardo le dolci pendenze dell'Appennino Tosco-Emiliano che progressivamente scendono fino alla riviera adriatica.
Tutto un brillio di luci e in contrasto lo scintillio delle stelle nel cielo.

La passeggiata serale ci ha entusiasmato e il mattino dopo eravamo di nuovo in centro per godercela tutta quella meraviglia.
Abbiamo cominciato visitando il Palazzo Pubblico.

In stile neogotico ricostruito nel 1894 sulle fondamenta della più antica Magna Domus Communis è stato restaurato nel 1996 da Gae Aulenti.
La sede della Repubblica dove si svolgono le manifestazioni civili più importanti.
Da giugno a settembre tutti i giorni si effettua il cambio della Guardia.

L'interno è qualcosa che lascia senza fiato. Pietra bianca pura e legno con i soffitti a cassettoni che ti trasportano in un altro tempo.




Lasciato il palazzo siamo saliti verso la Prima Torre chiamata Guaita; la costruzione può essere datata all'incirca intorno all'XI secolo.
Eccolo qui il castello delle fiabe.

Ampliata e ristrutturata conobbe la sua massima importanza durante la guerra contro i Malatesta di Rimini che molteplici volte tentarono di conquistare lo stato indipendente.
Per molto tempo è stata adibita a prigione.
Poi attraverso il passo delle Streghe, siamo arrivati davanti alla Seconda Torre chiamata Cesta.

Altro castello fantastico.

Risale al XIII secolo e sorge sotto sulle vestigia di un fortilizio romano.
E situata sul picco più alto del Monte Titano e la visione del panorama è ineguagliabile.
Una rarità la sua pianta che è pentagonale.
Attualmente è la sede del Museo di Arti Antiche.

La terza Torre chiamata Montale è poco distante.
Svolgeva funzioni di fortilizio di avvistamento e successivamente è stata adibita a carcere.
Impossibile anche vederla, il passo per raggiungerla era completamente sepolto dalla neve.

Siamo tornati indietro per visitare la Basilica di San Marino.
Fu costruita nel XIX secolo sulle fondamenta preesistenti della Pieve Romanica.
All'interno tre navate e sette altari e l'urna contenente le reliquie del Santo.

E ci siamo trovati ad assistere ad un matrimonio, papà mamma e bimbo insieme verso l'altare.

Abbiamo continuato la passeggiata e fatto capolino in alcuni negozi.
Del resto con me lo shopping non basta mai.
Ho passato del tempo nel negozio di saponi e profumi di Sabrina e Angelica " La Saponeria del Titano".

http://www.lasaponeriadeltitano.com/

Mi aveva incuriosito la vetrina che parlava di profumi e saponi naturali lavorati a mano.
Le ragazze gentilissime e molto carine mi hanno entusiasmato con la loro passione.
Mi hanno spiegato la loro arte e fatto fare capolino nel loro laboratorio.
Tutto quello che vendono è fatto a mano e tra saponi, creme e aromi mi sono deliziata.
Lascio il loro sito tra le pagine se volete dare un'occhiata.

Il tempo è volato, due giorni sono stati davvero pochi.
Abbiamo completato la vacanza deliziando anche il palato.
Siamo caduti nelle arti culinarie dei proprietari del " Ritrovo dei Lavoratori".
Anche il cibo è bellezza pura.
E in questo luogo risplende.
Ci hanno presi per la gola in un tripudio di tagliatelle e pasta fatta in casa e carne e pesce di primissima qualità.
Ce lo avevano consigliato e devo dire che è stato superiore alle nostre aspettative!
I proprietari e soprattutto Angela ci hanno fatto sentire a casa con la loro ospitalità e simpatia.
Che dire, la vera ciliegina sulla torta della vacanza.





La neve ha impedito un'altra cosa, la visita a tutti castelli che compongono parte del territorio.
Sono nove, antichissimi.
Abbiamo potuto visitare solo i primi due di cui ho parlato, San Marino e Borgo Maggiore.

Per questo torneremo presto, perchè questi luoghi meravigliosi hanno il potere di curare l'anima, e grazie alla loro bellezza e unicità ci fanno sentire parte di quel respiro che è la vita.

26 febbraio 2012

THE BOSS: WRECKING BALL TOUR 2012









Il 7 giugno lo riavremo tra noi.
E io non sto nella pelle.
L'ultima volta con lui è stata a S.Siro nel 2003.





























C'era una pioggia battente e lui non si era fermato un secondo.
Dando il meglio di se come sempre.
Era ritornato in Italia dopo 18 anni dal suo ultimo concerto.
Quello che lo aveva incoronato nuovo re del rock nel 1985.


Io non ero ancora a Milano e me lo persi.
In "The Rising Tour" invece fu mio e di altre 65.000 persone.
Eravamo tutti bagnati fradici sotto quella pioggia.
Sedotti e felici.
Oltre tre ore memorabili di musica e rock and roll, uno show torrenziale.
Non dimenticherò mai l'emozione grandissima di vederlo salire sul quel palco, notare la pioggia e bagnarsi con noi per tutto quel tempo.


Ricordo ancora le parole che pronunciò al momento dell'entrata, disse che era contento di vedere Milano nuovamente dopo l'inizio della nostra storia d'amore e sperava che in tutto quel tempo noi fossimo stati bene.
Poi scatenò l'inferno insieme alla sue E-Street Band.
Io credo che per davvero, sia stato uno dei migliori concerti della sua vita.
Ricordo che in una intervista qualche anno più tardi non esitò a dirlo.
Disse anche che erano sul punto di smettere dopo appena due canzoni perchè si era scatenato il diluvio.
Temevano che l'impianto elettrico potesse cedere
Ma li sconvolse il fatto che nessuno di noi fece un passo.
Nessuno di noi si allontanò, eravamo tutti lì pronti a scatenarci con lui anche sotto la pioggia.
Questo gli diede la grinta e forse anche l'incoscienza di continuare.
Non potrò mai dimenticare
Questa canzone, ad esempio:
THE RISING
“Can’t see nothin’ in front of me
Can’t see nothin’ coming up behind
I make my way through this darkness
I can’t feel nothing but this chain that binds me
Lost track of how far I’ve gone
How far I’ve gone, how high I’ve climbed
On my back’s a sixty pound stone
On my shoulder a half mile line
Come on up for the rising 
Com on up, lay your hands in mine
Come on up for the rising 
Come on up for the rising tonight
Non riesco a vedere niente davanti a me 
non riesco a vedere niente dietro a me
mi faccio strada attraverso questa oscurità 
riesco a sentire solo questa catena che mi lega
 non so quanto lontano sono andato 
quanto lontano sono andato, quanto in alto ho scalato 
sulla mia schiena un masso da sessanta libbre
 sulle mie spalle mezzo miglio di corda
Forza alzatevi per la resurrezione 
forza alzatevi, mettete le vostre mani nelle mie
forza alzatevi per la resurrezione 
forza alzatevi per la resurrezione questa notte.




E' tornato nel 2008 a Milano, ma lo persi.


Fu un'altra serata memorabile.


Poi nel 2010 era di nuovo in tour ma ci fu la polemica con i residenti della zona e lui cancellò la data di Milano.
Pensavo che ci avrebbe messo di nuovo 18 anni a tornare.


Invece no.


Torna.


Questa volta voglio essere presente.


Ma niente prato, perchè non riesco più a farlo.
Non reggo più la ressa, gli zaini nella schiena e le urla delle assatanate.
Per non parlare della pessima acustica di San Siro e della scarsa visibilità dal prato.



E non potrei più sopportare la pioggia così a lungo.
Se si ripresentasse il problema.Quindi me ne starò in alto a godermelo.
E a ballare a cantare e a saltare con lui.



E' VERO IO SONO INVECCHIATA MA LUI PER NIENTE.


PERCHE' THE BOSS IS THE BOSS

E questo è il suo nuovo singolo, forza ragazzi si balla e si impara da lui!



















19 febbraio 2012

QUATTRO PASSI NELLA MIA CITTA'









OGGI HO VOGLIA DI RACCONTARVI LA MIA CITTA'.
PARLERO' DELLA SUA STORIA E CI PASSEGGEREMO INSIEME.







L'Arco di Traiano l'ho messo all'inizio perchè da sempre è il simbolo della nostra città.
Fatto costruire dal Senato romano tra il 114 ed il 117 d.C., è certamente il più imponente e suggestivo tra gli archi della romanità costituendo, sia per le proporzioni armoniose che per la bellezza e varietà degli altorilievi distribuiti sulle due facciate, una delle opere più rappresentative della scultura romana nel mondo.La scelta di Benevento come luogo dell'erezione dell'Arco è data per indicare l'inizio della nuova via Traiana, che accorciava le distanze della vecchia via Appia da Roma a Brindisi.


Maleventum si chiamava così.
Florido centro della civiltà sannita e come tale la incontriamo nella storia, in occasione della memorabile sconfitta che i Sanniti inflissero alle Aquile Romane nella Battaglia delle Forche Caudine.
Quando però le Legioni Romane riportarono una vittoria grandiosa sull'esercito di Pirro, il nome fu trasformato in Beneventum a perenne ricordo del lieto evento.
Entrata in orbita romana, nel corso dei secoli si arricchirà e abbellirà di importanti edifici pubblici dei quali restano tracce cospicue, dal Monumentale Arco di Traiano in alto, al Teatro Romano.



Quante corse ho fatto tra questi archi e i gradini all'interno, quante volte ho bigiato rifugiandomi qui dove respiravo libertà e storia.
Alcuni dati ci dicono subito la grandiosità e l'importanza di questo monumento che, iniziato sotto l'imperatore Adriano e terminato sul finire del II secolo, ha un diametro di circa novanta metri e tre ordini di arcate.
Di queste, purtroppo, sono andate perdute quelle degli ordini superiori mentre in buono stato di conservazione si presentano la scena, oggi restaurata, la cavea e gran parte del primo ordine.

La caduta dell'Impero Romano segna un periodo di decadenza per la città che tuttavia assurge a nuova fortuna sotto la dominazione dei Longobardi;
questi ben comprendendo la posizione geograficamente strategica, vi si insediarono e ne fecero la capitale prima di un Ducato e poi nell'VIII secolo con Arechi, di un principato esteso a tutta l'Italia meridionale.
La città, di questo periodo conserva, quasi intatta la cinta muraria buona parte dell'impianto urbanistico, con importanti emergenze quali la Cripta del Duomo, la Chiesa di Sant'Ilario a Port'Aurea e la splendida Chiesa di Santa Sofia che, inaugurata nel 762, rappresenta l'unico esempio di fusione tra la cultura romana e quella barbarica.
Questa chiesa è Patrimonio dell'Unesco.







Questa chiesa rappresenta tutta la mia infanzia.
Era la mia parrocchia e il coro era il mio coro.
Il parroco il mio insegnante di religione.
Le catene della fontana davanti con l'obelisco luogo di gioco, di ritrovo e di risate.
Indimenticabile.



L'interno a sinistra è molto originale: al centro sei colonne forse prelevate dall'antico tempio di Iside ormai scomparso voluto dall'imperatore Domiziano, sono disposte ai vertici di un esagono e collegate con un arco alla cupola.
Ci sono dei giochi prospettici che lasciano senza fiato.
A destra invece, lo splendido chiostro del monastero di Suore benedettine che sorge a fianco.

Alla fine dell'XI secolo Benevento passa dal dominio longobardo alla Chiesa (Leone IX aveva ottenuto la città da Arrigo II in cambio di censi sulla città di Bamberga parliano di baratto insomma) il cui dominio, protrattosi per otto secoli dura fino al 1860.
La lunga dominazione pontificia fu interrotta da piccole parentesi temporali, vorrei solo ricordare la conquista della mia città da parte di Federico II e di Manfredi, suo figlio, che vi trovò la morte il 26 febbraio 1266 combattendo Carlo D'Angiò.
Questo episodio viene ricordato da Dante nella Divina Commedia.

Del periodo pontificio abbiamo il Duomo del XIII secolo, con la bellissima facciata romanica, conservata miracolosamente illesa dopo i bombardamenti del 1943, le porte di bronzo e la Rocca dei Rettori, sorta nel 1321 sui resti di un acquedotto romano e di una struttura militare longobarda.

Fu sede dei Rettori Pontifici e poi della delegazione apostolica.





La cattedrale a sinistra, fu ricostruita nel dopoguerra.
Con la facciata e le porte bronzee resta dell'opera originale il campanile, sul cui lato orientale si osserva il famoso bassorilievo che raffigura un cinghiale stolato e

nel quale viene dagli abitanti identificato il cinghiale di Caledonia tanto caro a Diomede, mitico fondatore di Benevento, facendone quindi lo stemma della città.
L'opera appassionata di ricostruzione voluta dal cardinale Vincenzo Maria Orsini, poi divenuto papa Benedetto XIII, al quale si deve l'introduzione di notevoli modifiche nell'edificio fu vanificata dalla distruzione avvenuta durante la Seconda Guerra Mondiale.
L'atmosfera originale di grandezza si è un po' persa, ma resta uno dei miei luoghi del cuore perchè è proprio in questo posto che mi sono sposata vent'anni fa.




Il 25 ottobre 1860 dichiarato decaduto il governo Pontificio, entra nel nuovo Stato Italiano come capoluogo del Sannio.
Altro monumento di estrema importanza è il Museo del Sannio, classificato tra i "Grandi Musei D'Italia".




Una eccezionale serie di reperti e di opere databili dall'età preistorica ed interessanti di tutte le epoche storiche per quanti vogliono avere una idea compiuta, un quadro d'insieme della storia del Sannio.
Ricca e suggestiva, in particolare, è la raccolta di sculture dell'età romana tra cui spiccano le sculture delle divinità egizie che insieme ai due obelischi, uno nel Museo stesso, l'altro in Piazza Papiniano, testimoniamo l'esistenza di un culto di Iside con il tempio a lei dedicato.
Completa il Museo una pinacoteca ricca, tra l'altro, di preziose opere del '700 e dell'800 napoletano.

Potrei continuare all'infinito perchè quello che vi sto raccontando è solo una milionesima parte delle meraviglie archeologiche è storiche dalle quali sono stata circondata fin dalla nascita e che ho respirato.

C'è però una chicca su di una leggenda che da sempre è radicata profondamente, qui.
Sembra che debba le sue origini ad un fatto storico o meglio ad un rito legato alla propria religione, praticato dai longobardi, che usavano riunirsi intorno ad un noce consacrato al dio Wothan in una località vicina a Benevento.
Ecco dunque il noce di Benevento intorno al quale i Longobardi intrecciavano caroselli montando al contrario i loro cavalli e tentando di strappare dai rami le pelli di pecora che vi erano state votivamente appese.


Dopo la conversione dei Longobardi, qualche nostalgico continuava questi riti in alcune notti per non essere scoperto ed ecco che, nella fantasia popolare, il volteggiare dei cavalieri si trasforma nella ridda delle streghe.

Nasce così la leggenda di Benevento quale luogo di riunione delle streghe di tutto il mondo che, in determinati periodi dell'anno, si davano appuntamento per compiere i propri riti ed invocare il loro signore.
Direi che però un velo di magia non ci sta male e noi femmine beneventane amiamo molto lasciare che ci ricopra sempre un po'.

Oggi sarebbe più giusto dire "Benevento città dello Strega" come luogo di produzione del famoso liquore noto e diffuso in tutto il mondo.




Vi lascio con una canzone ed un artista che tanto mi ricordano la mia terra.




17 febbraio 2012

QUANDO I SOGNI SI REALIZZANO: E' ARRIVATA NOA






DEDICATO ALLA PICCOLA STELLA LUCENTE DI VERU E ALE





Ci sto meditando da mesi sul regalo da fare alla tua mamma e al tuo papà per tuo arrivo.
Ti hanno attesa tanto.
Poi ho pensato che fosse questo il modo più semplice.
"Ho trovato le parole" e questa è l’unica citazione che non c’entra niente con il resto.



LE STELLE STANNO IN CIELO, I SOGNI NON LO SO,  SO SOLO CHE SON POCHI QUELLI CHE SI AVVERANO.
SEDUTA  A GUARDARE MENTRE IL SOLE VA GIU’ ASCOLTANDO QUALCOSA CHE NON SAI NEANCHE TU…
IL RITMO DEL MONDO BATTE DENTRO DI TE MENTRE CERCHI QUALCOSA…
UNA CANZONE PER LEI
UNA STORIA D’AMORE PER LEI

UNA CANZONE PER TE, NON TE L’ASPETTAVI EH!
IO SONO QUI DA SEMPRE ANIMA MIA
OGNI VOLTA CHE VIENE GIORNO
OGNI VOLTA CHE TORNA SERA
OGNI VOLTA CHE RITORNO
OGNI VOLTA CHE CAMMINO
E MI SEMBRA DI AVERTI VICINO
IN UNA SPLENDIDA GIORNATA
SEMPRE CON IL SOLE IN FACCIA FINO A SERA
LA PUOI CHIAMARE ANCHE  PER NOME
LA TUA PRIMA CANZONE
COME LA LUCE NASCE DAL SOLE
COME LE BOLLE DI SAPONE
VA BENE VA BENE VA BENE VA BENE COSI’
SEI CHIARA COME UN ALBA
SEI FRESCA COME L’ACQUA
CERTO CI VOLEVI SOLO TU
PROPRIO E SOLO TU!
E LA MIA VITA CON TE SARA’ MAGNIFICA
GUARDA CHE SOLE CHE HAI
GUARDA CHE CIELO CHE HAI
E NON HO PAURA ADESSO CHE
SE GUARDO IN ALTO C’E’ ANCORA LA LUNA
E QUI’ VICINO HO TE...

                    




          BENVENUTA TRA NOI NOA CRISTINA!