Come vi avevo anticipato sabato, sono andata a vedere una mostra che aspettavo da tempo.
Per un'appassionata dell'arte su "tacco" come me, era inevitabile.
Un appuntamento irrinunciabile, per gli amanti della moda, del bello e dell'arte.
Manolo Blahník è un artista pazzesco.
Da quarantacinque anni crea oggetti di culto. Sì, le sue scarpe da tempo sono entrate nel mito.
Prende ispirazione dai paesi nei quali ha vissuto o che ha, molto semplicemente, amato.
Per il nostro paese ha una predilezione che si nota in molte delle sue creazioni e che mantiene, nonostante il suo marchio sia venduto in tutto il mondo, scegliendo la nostra manifattura e continuando a produrre nell'hinterland milanese, dove ha iniziato.
La mostra ha aperto i battenti lo scorso 26 gennaio e durerà fino al 9 aprile. Si può visitare nelle sale musicali di Palazzo Morando, bellissima dimora seicentesca nel cuore del quadrilatero della moda.
Suntaxa |
"Si vuole raccontare la profonda influenza che l'arte e la cultura italiana hanno avuto e hanno ancora oggi sulle sue creazioni. La scultura greco-romana, il barocco, il cinema di Visconti, i coralli di Sicilia, tutto questo e molto altro ritroviamo nelle calzature di Manolo Blahník."
una teca della mostra |
L'ambientazione è pazzesca, tra quadri e suppellettili dell'epoca (ricordo che Palazzo Morando ha una mostra permanente che si può visitare tutto l'anno) cristalli e specchi che ti fanno piombare in pieno "Gattopardo", le scarpe esposte, 212 in tutto, brillano in tutto il loro splendore e la diversità dei materiali.
Guagnone e Gonul |
Evocativi sono i bozzetti del couture, circa 80. Lui disegna le sue creazioni prima su cartoncino con inchiostro ed acquerello e poi realizza con materiali preziosi e imprevedibili. Broccato, satin, taffettà,cachemire, cincillà.
I quadri esposti ti lasciano senza fiato per la fantasia e la bellezza. Che troviamo realizzate alla fine, nell'oggetto finale.
Versione bozzetto |
Creazione finale: Principe di Lampedusa |
Segnalo poi, diverse parti della mostra che, oltre ad avere un making di Michael Roberts, in cui Manolo spiega la sua passione e la cura che ci mette in laboratorio per creare e poi realizzare, ha ad esempio un angolo dedicato alle scarpe create per il film di Sofia Coppola "Marie Antoniette" e indossate da Kristen Dunst.
Scarpe create per il film Marie Antoniette |
Per quel che mi riguarda, visto l'amore che ho per lo stilista e per le sue pump più famose, quelle favolose indossate da Carrie in Sex and the City non ho fatto altro che guardare e scattare senza sosta. So che lo stilista si è allontanato dalle scarpe che lo hanno reso celeberrimo, dicendosi stanco perché lui ha creato moltissimi capolavori e non vuole sempre essere ricondotto allo stesso modello, ma diciamo che questa è la "maledizione" della celebrità. Avrebbe avuto lo stesso successo planetario, senza le Hangisi blu?
Pump Hangisi |
Ah, la mostra l'ho vista due volte, noncurante degli inviti "gentili" dei custodi ad uscire, visto che ero(vamo) ben oltre l'orario di chiusura.
Manolo sa come deliziare e accontentare le donne, imparate uomini!
Mostra: Manolo Blahník The Art of Shoes. Promossa dal Comune di Milano e organizzata da Artemisia Group in collaborazione con Manolo Blahník. Presso Palazzo Morando - Costume e immagine, via S. Andrea 6, Milano.
La mostra è curata da Cristina Carrillo de Albornoz ed è dedicata a Franca Sozzani e Anna Piaggi.