12 febbraio 2017

VIETATO MORIRE.



Ricordo quegli occhi pieni di vita
E il tuo sorriso ferito dai pugni in faccia 
Ricordo la notte con poche luci
Ma almeno là fuori non c’erano i lupi
Ricordo il primo giorno di scuola
29 bambini e la maestra Margherita
Tutti mi chiedevano in coro 
Come mai avessi un occhio nero
La tua collana con la pietra magica
Io la stringevo per portarti via di là 
E la paura frantumava i pensieri
Che alle ossa ci pensavano gli altri
E la fatica che hai dovuto fare
Da un libro di odio ad insegnarmi l’amore
Hai smesso di sognare per farmi sognare
Le tue parole sono adesso una canzone
Cambia le tue stelle, se ci provi riuscirai 
E ricorda che l’amore non colpisce in faccia mai
Figlio mio ricorda
L’uomo che tu diventerai 
Non sarà mai più grande dell’amore che dai
Non ho dimenticato l’istante 
In cui mi sono fatto grande
Per difenderti da quelle mani
Anche se portavo i pantaloncini 
La tua collana con la pietra magica
Io la stringevo per portarti via di là 
Ma la magia era finita
Restava solo da prendere a morsi la vita
Cambia le tue stelle, se ci provi riuscirai 
E ricorda che l’amore non colpisce in faccia mai
Figlio mio ricorda
L’uomo che tu diventerai 
Non sarà mai più grande dell’amore che dai
Lo sai che una ferita si chiude e dentro non si vede
Che cosa ti aspettavi da grande, non è tardi per ricominciare
E scegli una strada diversa e ricorda che l’amore non è violenza
Ricorda di disobbedire e ricorda che è vietato morire, vietato morire
Cambia le tue stelle, se ci provi riuscirai 
E ricorda che l’amore non ti spara in faccia mai
Figlio mio ricorda bene che
La vita che avrai
Non sarà mai distante dell’amore che dai.
Ricorda di disobbedire 
Perché è vietato morire.
Ricorda di disobbedire 
Perché è vietato morire.
Perché è vietato morire.
Vietato morire

(ERMAL META - VIETATO MORIRE - FESTIVAL DI SANREMO 2017)




Oltre i soliti fiumi navigabili del Festival di Sanremo, ci sono parole che restano. E canzoni che arrivano come pugni e sono vita, coraggio, speranza. 

48 commenti:

  1. Quest'anno ho boicottato San Remo, contro la RAI.
    Contro la RAI che ci ammolla notizie distorte e poco chiare.
    Contro la RAI che mette in prima battuta favole sul conto di Virginia Raggi, colpevole di essere donna, di essere pentastellata, di avere battuto il candidato PD. Arrivare a diffondere notizie sulle sue frequenze private è uno schifo.
    Contro la RAI che per mesi ha fatto propaganda per il SI al referendum, e adesso non lo nomina più.
    Contro la RAI che ogni secondo momento chiede soldi ai contribuenti (due euro) per ricostruire le città terremotate, mentre il governicchio renzi-bis (il minuscolo non è un refuso) spende 20 miliardi per salvare Banche fregate dai soliti noti.
    Contro la RAI che spende miliardi per mettere su sto carrozzone obsoleto di canzonette.
    Ma l'ultima serata per mia curiosità sono voluto andare a vedere chi era il vncitore, così ho ascoltato l'ultima canzone, quella che tu hai postato, e quella che ha vinto.
    Come testo era migliore quella che è arrivata terza, ma naturalmente un popolo di suonatori di mandolini ha scelto l'altra, un motivetto più orecchiabile e meno culturale, ma si sa, andare a parlare di cultura all'italiano medio si rischia di farsi male.

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    1. Al di là di quello che tu pensi sulla Rai, che non era il tema del post, è stato un festival discreto. Con molte buone canzoni. Mi è piaciuta molto anche quella di Fiorella Mannoia, testo mirabile e musica perfetta. E il vincitore Francesco Gabbani, musicista polistrumentista ha sbaragliato tutti con una "canzonetta" che in realtà, se l'ascolti bene non è poi così disimpegnata come sembra.
      La terza canzone, che è quella che ho postato racconta un dramma di vita che il giovane musicista ha saputo superare. Con coraggio e forza. Un dramma fin troppo comune nel mondo come nella nostra "bella" Italia che tende ancora a nascondere sotto il tappeto le tragedie familiari per vergogna, lasciando che poi, le stesse, restino incise per sempre e con forza sulla pelle di chi a subito. E che non se ne libererà mai.
      Un abbraccio.

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    2. Vero, non c'entra niente col tuo tema il mio commento; mi sono lasciato trascinare dallo sdegno.
      Le parole del testo sono non comuni per un festival, e che sia arrivato sul podio depone a favore di chi l'ha votata sta canzone. Ho ascoltato quella della Mannoia e forse meritava un pari merito. Mi riserbo di ascoltare la vincitrice. Ho visto un pezzetto al telegiornale. Mi piace l'idea del gorilla danzatore con la cravatta a farfalla. Ancor più mi è piaciuta la trombatura dei vecchi tromboni usati.......

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    3. La canzone di Gabbani è ironica. Ascoltala bene, il ragazzo ha stoffa e andrà lontano. Anche io sono contenta per alcune eliminazioni "eccellenti" ebbbastaaaaaaa bacio.

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  2. Questa per me era una canzone che avrebbe meritato la vittoria. Un racconto duro, vero, e lui è bravissimo, visto che ha scritto e composto la musica della canzone. Cosa si può volere di più!

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    1. Le canzoni migliori, quelle più profonde non vincono mai, o quasi. Ma restano per sempre nella memoria collettiva di tutti come bagaglio imprescindibile da noi. Che "non sono solo canzonette".
      Nulla di più da dire su Ermal: perfetto.
      Abbraccio.

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    2. Vero. Anzi, consiglio una spulciata al suo album, qualora tu non l'abbia già fatto :)

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    3. Lo ascolterò di sicuro. Grazie Pier!

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  3. Ha sicuramente meritato il podio per il coraggio e la verità del testo, così come lo ha meritato l'inno alla vita della Mannoia e la leggerezza goliardica di Gabbani... quest'anno ha vinto il disimpegno, un relax karmico di una musica scacciapensieri e di un testo grottesco e divertente per conto suo. ;)


    Ispy

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    1. Penso che quest'anno a Sanremo ci sia stata una piccola rivoluzione. A parte il mostro sacro Mannoia, con Gabbani per esempio. Ed era anche ora. Un abbraccio Ispy!

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  4. Lo sai che non ho visto un secondo del festival? Poi oggi ho sentito la canzone che ha vinto.... roba da rimpiangere i jalisse....

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    1. Gabbani spacca. Niente a che vedere con i Jalisse... sentiremo parlare a lungo di lui, credo sia la prima volta che il vincitore di Sanremo giovani vinca l'anno successivo nella categoria Big. Io Sanremo lo guardo da sempre, non sono una radical chic!

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    2. Neanche io. La canzone di samuel non è brutta. Ma parlare di big quando si tratta di cantanti che vendono 1000 copie e se fanno un concerto hanno 500 spettatori è una autentica bestemmia. Questo gabbani tra 12 mesi sarà scomparso al pari degli scanu, carta e altri che per l'appunto dimentico. Sanremo è un rito a cui gli italiani non sanno rinunciare a prescindere e chi detesta, altrettanto a prescindere

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    3. Gabbani tra i big ci è entrato di diritto visto che aveva vinto lo scorso anno nella categoria giovani. Per il resto vedremo.
      Sono d'accordo quando dici che tra di loro c'era gente semisconosciuta o che di mestiere farebbe altro tipo la Comello che faceva parte della sit-com Violetta e che conduce programmi televisivi senza infamia e senza lode.
      Samuel mi è piaciuto ma mi aspettavo qualcosa di meglio.

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    4. ha cambiato genere rispetto a quando canta per i subsonica. all'inizio sembra scimmiottare quella esperienza poi ti rendi conto che è roba diversa. diciamo che io non avrei fatto San Remo, al posto suo.

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  5. Non ho seguito il Festival, comunque pare un brano "importante", non troppo inseribile nel contesto canoro stesso...
    Buona settimana e un abbraccio ^_^

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    1. Ma il Festival sta cambiando,la prova è il podio. Canzoni impegnate e bellissime, come quella della Mannoia di cui ti consiglio l'ascolto e questa di Meta. Lo stesso vincitore si è presentato con una canzone "disimpegnata" che a sentirla bene è molto più graffiante di quanto sembri in apparenza. Un abbraccio Glò!

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  6. Davvero un bel testo e anche una bella canzona, leggendola anche senza musica arriva il contenuto
    Non conoscevo questo artista

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    1. Mi fa piacere ti abbia colpito la canzone. Ermal Meta è uno degli autori più validi delle ultime generazioni, sentiremo tanto parlare di lui.

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  7. Un bel calcio nelle palle questa canzone. Quanto è vera, purtroppo

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  8. Messo in questi termini è davvero una bellissima canzone ;)

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    1. Un testo che colpisce duro e resta a lungo.
      Ciao Pietro.

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  9. Carissima Mariella da anni non seguo Sanremo(manifestazione canora che a dire il vero non mi ha mai fatto impazzire in particolare in questi ultimi anni..)e quest'anno mi sono attenuta a questa linea senza fare eccezioni.
    Ho letto però il testo di questo pezzo e ti confesso che sono stupita per la sua profondità e densità di significato,caratteristiche insolite e non riscontrabili soprattutto in questi ultimi anni...il che farebbe sperare finalmente in un cambiamento di impostazione della manifestazione stessa..speriamo!!
    Grazie mille per il post,un bacione e buona settimana:)).
    Rosy

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    1. Pensa Rosy, che lo seguo da quando ero bambina. Poche volte mi sono persa qualche serata e ricordo tutto, fino a che arriva la mia memoria.
      Negli ultimi anni, con amici e grazie a whatsapp, passo del tempo a commentare a bruciapelo sulle esibizioni dei cantanti, sui look e sui momenti da gossip.
      Sono davvero nazional-popolare per quel che riguarda la manifestazione. Ma mi sono quasi sempre divertita moltissimo.
      Mi fa davvero piacere che molti di voi, non avendo seguito il Festival, sono stati giustamente impressionati dalla canzone di Ermal Meta.
      Purtroppo è un argomento così attuale, che non può lasciare indifferenti.
      Grazie a te, amica bella. Buona serata.

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  10. Nn vedo Sanremo da 30 anni almeno e non ne sento la mancanza però questo testo che hai pubblicato è.... incredibile!
    Sì, un pugno in faccia o come dice Max.. sull'altra "faccia", quella nascosta,
    Purtroppo è veraa. Purtroppo è vita. Almeno, così la chiamano

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    1. Vero Pat!
      Il tempo passa ma la questione non si risolve. Anzi, credo ogni giorno che passa, i pugni aumentano.
      Vera vita vissuta, già, se vita si può chiamare.
      Ti abbraccio forte.

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  11. Bel testo, la ascolterò di certo!
    Un grande abbraccio,
    Francesca

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    1. Ciao Francesca, felice che tu possa ascoltarlo.
      Ti abbraccio anche io.

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  12. Confesso: non ho seguito il Festival (non per spocchia o snobbismo, ma per mancanza di tempo, in quanto in questo periodo sono assorbito da altre faccende) dunque non posso esprimere un giudizio, ho ascoltato qualche canzone alla radio e devo dire che mi ha colpito molto la canzone di Al Bano.
    Un caro saluto e buona serata.

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    1. Tutto mi sembri, meno un radical chic. Non mi riferivo a nessuno di voi, solo che ho letto che, chi di solito dice di non vederlo, in realtà non perde una serata, per poi spocchiosamente, guardarsi bene da ammetterlo.
      La canzone di Albano è terribile. Testo trito e ritrito che ci ripropone in tutte le salse, compreso la romanza, come ha fatto quest'anno. Dimenticabile. Naturalmente è il mio punto di vista.
      Ti abbraccio e buona serata.

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    2. Sulle canzoni che hanno vinto il Festival, sospenderei il giudizio, non è la prima volta che cadono nel dimenticatoio (compresi autori e interpreti) rimanendo soltanto una noticina in qualche almanacco.
      .
      .
      .
      ^___*

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  13. Ciao Mari :)
    Nono ho seguito per nulla Sanremo, però questo testo è davvero bello e mi ha colpito. In tanti punti ma, in particolare, quando dice "l’uomo che tu diventerai non sarà mai più grande dell’amore che dai", che secondo me è una grandissima verità: la nostra "grandezza" è determinata dalle nostre azioni e dalla loro "bontà", che è l'unica cosa che dovrebbe muoverle, non quindi l'interesse, la convenienza, il vantaggio personale. E allora si, la leggo come un invito a dare tanto, che di questi tempi ci sta molto bene :)

    Un caro saluto e un abbraccio :)

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    1. Hai riportato la frase che mi ha colpito di più al primo ascolto. Di pari passo con la melodia.
      Sembra semplice ricordare che la "grandezza" dl nostro cuore ci fa diventare ciò che siamo, ma non lo è. Difficile seguire questa strada, fuorviati come siamo da mille luccichii effimeri.
      Non so dove ci porterà la vita, ma mi auguro di non perdere mai la linea guida.
      Un abbraccio a te.

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  14. Tesoro mio l'ho visto a pezzi e bocconi... in questi giorni mi sono solo preoccupato di ascoltare il nuovo singolo dei Depeche Mode.. non so se mi spiego... ;)

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    1. No, ma dimmi: il nuovo singolo dei Depeche? Che già devo stare dietro a quel diavolaccio di Dave che ogni tanto ti fa dischi per conto suo.
      Quest'anno salto il concerto, ma il singolo mo' me lo vado a cercare...
      Bacio.

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    2. ..e già.. non perdo neanche il mio Dave e le sue evoluzioni indipendenti... ;)

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  15. Il testo di questa canzone mi pace, per il resto vedremo quale sarà la canzone che sopravvivrà al trascorrere del tempo e quali finiranno presto nel dimenticatoio.
    Felice San Valentino, un abbraccio
    enrico

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    1. Spero davvero che sia solo una piccola parte di una grande carriera, per lui.
      Un abbraccio Enrico e grazie.
      PS: infatti ieri ero fuori a cena per festeggiare il santo più romantico che ci sia!

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  16. Peccato che non abbia vinto lui
    Maurizio

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    1. Ha vinto il premio più importante secondo me.
      Ciao e grazie Maurizio.

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  17. Quest'anno ho seguito il festival con un interesse maggiore anche se non sono una fans accanita. Ho apprezzato diverse canzoni, tutte meritevoli di vincere. Questa in particolare l'ho sentita mia, perchè l'argomento che tratta l'ho vissuto sulla mia pelle. Personalmente il vincitore del festival è proprio lui, Ermal Meta!
    Un abbraccio

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    1. Come dicevo su ad Enrico alla fin fine ha vinto il premio più importante che è quello della critica.
      Questa canzone è come sale sulle ferite: se ci sono riprendono a bruciare. Ma è anche un esempio importante, trasmette coraggio e speranza. Si può venirne fuori se si vuole no?
      Ti abbraccio forte.

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  18. Io mi annoio a seguire Sanremo,ti pareva, però sono contenta che abbia vinto un carrarino!

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    1. Guarda che quest'anno non è stato noioso.
      Gabbani è una forza della natura e ci sorprenderà!
      Bacio.

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  19. Concordo, testo coraggioso e brano di qualità

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    1. Grazie Daniele. Concordiamo su tutta la linea!

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  20. Conoscevo poco Ermal Meta prima di quest'ultimo Festival.
    Mi ha colpito molto, canzone che merita davvero attenzione...drammatico e profondo il testo ma anche la musica è bellissima. E lui poi è anche un ottimo interprete: che brividi la sua cover di Amara terra mia!

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)